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ATLANTE: un portafoglio azionario di ETF a Pesi Costanti

Last Updated on 27/07/2024 by bowman

Il portafoglio di ETF che ho deciso di progettare oggi va a
sviluppare una strategia di cui ho accennato negli altri portafogli, ma qui
vuole rappresentare il ‘fulcro’ della gestione dell’investimento.
L’approccio a ‘Pesi Costanti’ prevede che, stabilita un’asset
allocation (suddivisione degli investimenti) considerata ottimale per il nostro
portafoglio, questa sia periodicamente ‘ribilanciata’ mediando con vendite di eventuali asset in guadagno e con versamenti/sottoscrizioni successive di eventuali asset sotto performanti.

Questo per fare in modo che la proporzione tra asset diversi rimanga costante e che l’evoluzione del mercato non porti il portafoglio a sovra/sotto esporsi al rischio/opportunità specifico di un tipo d’investimento rispetto all’altro.

Ho deciso di chiamare questo portafoglio, dinamico e la cui
strategia dovrà ‘resistere’ alle inevitabili fluttuazioni dei mercati azionari,
Atlante.
Orizzonte Temporale: 3/6/9 anni
Periodicità di Ribilanciamento: 4 mesi (3 volte l’anno)
Il primo cardine della strategia di Atlante è la sua asset
allocation, che viene da me stabilità come 100% azionaria suddivisa nei
seguenti comparti:
35% Azionario Europa (in euro)
17,5% Azionario Nord America
17,25% Azionario Paesi Emergenti
3,5% Azionario Asiatico Sviluppato (non emergente, escluso
Giappone)
2,5% Azionario Regno Unito
2,25% Azionario Giappone
10% All-Country-World (azionario mondiale diversificato) con
Hedging Euro
15% Azionario Tematico
Perché questa asset allocation?
Innanzitutto mi permette di avere un bilanciamento perfetto 50/50
sul rischio valuta. Sovradimensionando leggermente l’azionario Europa in euro
ed utilizzando uno strumento che replica il All-Country-World Index con Hedging
sull’euro, bilancio il rischio e le opportunità dell’esposizione valutaria.

Ho scelto poi degli strumenti a distribuzione sugli asset di mercato/area d’investimento, ad accumulo sul tematico. Il motivo è che i dividendi distribuiti ad ogni ribilanciamento quadrimestrale potranno aiutarmi a ribilanciare i ‘pesi fissi’ senza dover necessariamente effettuare dispendiosi acquisti e vendite.

L’orizzonte temporale è di 3 anni. Se dopo tale lasso di tempo Atlante avrà ottenuto risultati insoddisfacenti (es. perdita) ci riserviamo di rinnovarlo per altri 3 e così via fino ad un massimo di 9 anni, che ci si attende corrisponda grossomodo ad un ciclo economico.


Il secondo cardine è rappresentato da un’attenzione alla qualità, non solo nella scelta dell’investimento tematico, ma anche nella selezione di strumenti a basso costo complessivo e con buona diversificazione. L’unico ETF a replica sintetica è il ACWI di UBS, che mi consente però di investire su tutti i mercati globali con hedging sull’euro.

Il seguire, ogni 4 mesi, questo portafoglio azionario (solitamente l’approccio a ‘pesi fissi’ è preferibile nei portafogli bilanciati o obbligazionari, meno volatili) ci permetterà di capire quali sono gli svantaggi e le difficoltà dell’applicare un metodo tendenzialmente molto equilibrato ed efficiente, soprattutto su di un orizzonte temporale breve e con asset volatili, che rappresentano la sfida più impegnativa per questa strategia di portafoglio.

P.C. 09/12/2019

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