Last Updated on 27/07/2024 by bowman
Ho presentato con il portafoglio ”Amore” un ardito tentativo di costruire due portafogli complementari che cerchino di decorrelarsi dai mercati (l’obiettivo è una sorta di market neutrale) tramite la tecnica distribuzione/accumulo.
Dopo aver realizzato il portafoglio obbligazionario a distribuzione 90/10 (Amore) devo ora progettare il corrispettivo azionario che accumula nell’obbligazionario 10/90.
E’ ovvio che, dato che le simulazioni su questo blog hanno delle finalità di esercizio e sperimentazione, che io non sia molto interessato a ripercorrere le strategie azionarie di distribuzione già viste in Deucalione/Annibale (con il corrispettivo Sx2) e altre tecniche di distribuzione già viste.
Ho voluto quindi cercare un’asset allocation alternativa.
Come fanno gli ETF, passivi, a non legarsi troppo ai principali mercati azionari? Beh, scelgono bilanciamenti diversi dell’investimento. Vi sono infinite strategie. Io ho voluto riprodurre il mondo in base al suo potere di acquisto.
Mi spiego: la situazione attuale dei mercati è piuttosto incasinata. Più volte mi sono fermato a riflettere su questo blog sul discorso dei tassi negativi, sull’eccessiva correlazione tra asset diversi, sul precedente storico assoluto di un’Europa a tassi sostanzialmente negativi. Già progettando Amore l’ho fatto nella consapevolezza che probabilmente ci romperemo le ossa su alcuni bond (alcuni li ho presi ampiamente sopra il prezzo di rimborso a scadenza e quindi diciamo che si ‘convertono’ in cedola). Anche lì ho cercato una strategia alternativa al balzare giù con il NAV di un ETF obbligazionario facendomi strada a suon di diversificazione su valute, una via volatile e rischiosa, ma il potenziale rendimento dove lo troviamo? Nel rischio.
Market neutral vuol dire cercare di decorrelarsi dal mercato, non vincere sempre (però potenzialmente vincere laddove il mercato perdesse… forse).
Allora applichiamo gli stessi principi alla controparte azionaria. Non valuto sulla base degli indici di mercato classici, ma vado a cercare di stabilire se una moneta o un’economia è apprezzata o deprezzata rispetto ad un’altra. Può sembrare banale, ma con un tasso d’inflazione negli USA che differisce da quello europeo, con tassi negativi in Europa ed in discesa negli Stati Uniti, con la banca cinese che se necessario svaluta lo yuan (2015) e soprattutto con i dazi e le guerre commerciali in tutto il mondo, non è banale.
Ho deciso quindi di utilizzare come parametro per la diversificazione geografica, più ampia possibile, non le dimensioni di un’economia, ma il PIL a parità di potere d’acquisto. Questo per una serie di ragioni: in una realtà di barriere commerciali il potere d’acquisto può rappresentare le prospettive future di un’economia di mantenere valore negli asset azionari anche sfruttando ampi mercati interni; poi c’è il discorso del deprezzamento o apprezzamento potenziale di economie e valute etc…
In questa classifica la parte del leone la fanno i grandi mercati contrapposti di USA e Cina, seguiti poi dall’India (purtroppo mal rappresentata a livello di ETF), dalla Russia, dalla Germania, dal Giappone, e via Brasile, UK, Francia, Italia etc… in generale è una distribuzione che sovradimensiona gli asset emergenti, ma alla fine diversifica abbastanza bene geograficamente, escludendo però totalmente l’Africa (che negli indici di PIL e potere d’acquisto non spicca, diciamo).
Il 10% del portafoglio non azionario (9% in realtà) lo concentro su un conto deposito (liquidità), vincolato 1 anno di Illimity Bank. Dato che è un istituto bancario che lavora NPL non lo considero proprio come liquidità di conto, ma l’ho battezzato come “conto deposito high yield”.
Il risultato finale è:
Ora, il problema è che il mercato degli ETF non è molto completo su tutti i mercati. Su alcune economie, grandi ed importanti, che riguardano miliardi di persone, abbiamo pochi strumenti, ed oltretutto inefficienti (penso alla Russia e all’India in particolare). L’inefficienza, la scarsa liquidità di alcuni ETF piccoli (consideriamo che anche quello su Dax l’ho dovuto prendere scambiato in Germania, perché in Italia non ne ho trovati soddisfacenti a distribuzione), mi auguro sia compensata dalla diversificazione complessiva.
Vorrà dire che quando uno di questi strumenti si rivelerà inefficiente e verrà delistato, sarà un buon esercizio allenarsi a gestire tale ‘criticità’ e sostituirlo adeguatamente senza distruggere valore. L’alternativa era, altrimenti, concentrarci sempre sul ‘solito’ MSCI World.
Anche per Psiche prevedo una revisione trimestrale, con accumulo, stavolta, in asset obbligazionari e cercando di ridurre il rischio valuta (che su questo portafoglio è addirittura dell’80%!) e preferendo quindi asset in euro.
La rotazione degli asset del portafoglio obiettivo obbligazionario (parliamo sempre di 80 trimestri) è:
dell’investimento: 40 trimestri (termine a fine ottobre 2029).
deposito il gain farà parte del nostro rendimento, mentre il capitale
cercheremo di reinvestirlo in appropriati asset non azionari.