Last Updated on 27/07/2024 by bowman
Dopo la mia recensione del 6 giugno 2020 dei prodotti della SPDR, gli ETF che hanno introdotto questi strumenti nel mercato nell’ormai lontano 1993, procedo ad introdurre il nuovo portafoglio odierno, strettamente correlato al tema.
Più volte ho affrontato il discorso della ‘rendita vitalizia’ e delle strategie e simulazioni che si possono fare per cercare di perseguirla con strumenti finanziari.
Quali sono le caratteristiche ideali di una rendita vitalizia?
1- Distribuire periodicamente cedole/dividendi o altro tipo di rendimenti, che rappresentino l’incasso che servono al ‘rentier’ per vivere o fare altro (anche investirli con altre strategie)
2- Riuscire in qualche modo a rivalutare il capitale e la rendita difendendoli dall’inflazione
3- Conservare il capitale
Le rendite vitalizie offerte dalle compagnie assicurative ‘convertendo’ un capitale in rendita sono teoricamente indicizzate all’inflazione, rappresentano un’assicurazione verso il ‘rischio demografico’ (ovvero sopravvivere più a lungo dei propri risparmi), tuttavia si sacrifica ‘solo’ il capitale nella conversione.
E’ quindi molto più efficiente e sensato, per la maggior parte dei risparmiatori, andare ad investire in altri beni o strumenti finanziari che diano una rendita: titoli, immobili, partecipazioni societarie.
Utilizzare gli ETF per un portafoglio a rendita può ovviamente essere fatto: strumento efficiente, economico, che permette di diversificare con semplicità. Un esempio di portafoglio a distribuzione che, per la nostra simulazione e far comprendere le conseguenze, riproduce una larghissima carrellata di ETF è Deucalione, attualmente il portafoglio simulato con il più lungo storico in questo Blog.
Voglio però andare a realizzare un portafoglio più mirato. Partire dalla RENDITA per creare il portafoglio. Questa strategia viene usualmente definita INCOME: un fondo, un portafoglio con strategia Income ha l’obiettivo, prima ancora di rispettare gli eventuali benchmark di riferimento, di investire in strumenti che sono finalizzati ad una specifica rendita.
Visto che questa è una simulazione ed un esercizio, non un consiglio d’investimento, voglio sbizzarrirmi nell’incrementare il livello di difficoltà ponendomi un ulteriore paletto: Mono-Brand, utilizzare tutti ETF della stessa ‘Casa’, almeno per il portafoglio iniziale (in futuro non potrebbero essere delistati o andare incontro ad altri inconvenienti, quindi non posso pormi vincoli futuri in tal senso). Dato che tra gli SPDR esistono gli Aristocrats, titoli azionari progettati per cercare di perseguire gli obiettivi di una rendita vitalizia, selezionare il dividendo societario ma cercando di non scegliere titoli troppo sotto-stimati per problemi delle specifiche aziende, ho scelto questa casa d’investimento. Userò quindi tutti RAGNI per creare un portafoglio INCOME con finalità di rendita, che chiamo, appunto, ARACNE.
Aracne nasce con un’asset allocation bilanciata: 60% obbligazionario e 40% azionario, nel lungo termine quindi rimane una finalità conservativa sul patrimonio, anche se nel breve un bilanciato di questo tipo non è certo prudente.
Ho scelto un capitale simulato iniziale di 350000 per Aracne, anziché i soliti 100000. Questo perché 350000 è la soglia con cui una rivalutazione in rendita, grossomodo, restituisce 1000 euro al mese (che tuttavia non sono netti, dato che questo tipo di rendita finanziaria viene poi tassata).
Per mantenere bilanciata l’asset allocation di Aracne ho potuto forzare un pò la mano in direzione ‘Income’ (quindi cercare di ottimizzare la rendita), ma senza eccedere. L’asset allocation risulta quindi diversificata e bilanciata in questo modo:
18% Azionario Europa
11% Azionario Nord-America
7% Azionario dei Paesi Emergenti
1,5% Azionario Asia e paesi extra-europei sviluppati
14% Titoli di Stato
13% Obbligazioni Societarie
20% Obbligazioni Societarie High Yield (al di sotto dell’investment grade)
2% Immobiliare
40% Azionario / 60% Obbligazionario
40/50% massimo a rischio valuta
Orizzonte temporale: trattandosi teoricamente di una rendita vitalizia l’orizzonte sarebbe vita natural durante, tuttavia assegno al portafoglio un orizzonte di 10 anni, dopo i quali il gestore potrà provvedere ad una completa riconfigurazione, adeguando l’asset allocation agli eventuali cambiamenti nei mercati finanziari e dei tassi d’interesse.
Il risultato finale, utilizzando tutti ETF della SPDR, è il seguente:
La rendita distribuita stimata per il portafoglio Aracne non dovrebbe però eccedere di molto il 3% circa, ma l’obiettivo è la difesa e la rivalutazione (soprattutto nei confronti dell’inflazione di lungo termine) del capitale investito. Alcune scelte, come l’ETF S&P500 (il classico dei classici tra i ‘Ragni’) sono decisamente in tal senso. Capitale iniziale investito: 349926,62, approssimabile a 350000 con gli inevitabili costi di transazione.
Questa distribuzione tuttavia è un obiettivo al di sotto di molti portafogli e fondi ‘Income’ reperibili sul mercato, pur avendoci costretto a delle scelte molto speculative come concentrare il 20% del capitale in obbligazioni “High Yield” ed investire un’ampia fetta di rischiosi bond emergenti in valuta locale.
In un periodo di bassi tassi d’interesse quale è la conseguenza di dare una strategia “Income” (o ‘dividend maximizer’ se parliamo di azionario e non di bilanciato) al proprio portafoglio?
Ovviamente sacrificare la stabilità e l’adeguato bilanciamento in cambio della rendita… non a caso i portafogli Income con le rendite più alte hanno ‘sacrificato’ il capitale investito, facendo scelte flessibili spesso assolutamente svalutative, pur di staccare dividendo elevato. Il meccanismo è matematicamente semplice: se ho un’azione che vale 100 e distribuisce 2 di utile il rendimento è del 2%, se questa azione per dei problemi interni all’azienda o perché sfavorita dal mercato perde il 20%, in proporzione al prezzo svalutato la rendita è maggiore. Quindi mettere nell’Income tutto quello che ha un rapporto dividendo/valore molto elevato, in una fase di tassi bassi, può significare mettere in portafoglio strumenti che hanno qualche criticità a difendere il loro valore ed a resistere alla svalutazione.
Per studiare questo fenomeno ho deciso di affiancare ad Aracne un portafoglio ‘fratello’ che rappresenti una scelta più ‘Income’ ancora, lo chiamo ”Aracnofobia”.
Si noti che nel secondo portafoglio l’obiettivo di rendita è, ad oggi, del 4% circa, nettamente superiore ad Aracne. Ma cosa comporta questa maggiore redditività? Comporta l’applicazione di un’asset allocation anora più sbilanciata verso asset redditizi a livello di distribuzione:
25% Obbligazionario High Yield
25% Obbligazionario Emergente
5% Obbligazioni Societarie
5% Titoli di Stato
5% Azionario Europa
20% Azionario Globale
5% Azionario dei Paesi Emergenti
5% Immobiliare
L’asset allocation è sempre bilanciata 40% Azionario e 60% Obbligazionario, il rischio valuta è quasi lo stesso… però la concentrazione è su asset più volatili e più correlati al rischio!
Diciamo che la mia stima è che laddove Aracne rappresenterà la ‘fanciulla’, Aracnofobia sarà il ‘mostro’: più volatile ed adatto a stomaci forti.
Il risultato è il seguente:
C’è da dire che Aracnofobia è più semplice da realizzare, anche perché gli ETF, solo 9, sono tutti reperibili sul mercato ETFPlus italiano.
Il rendiconto annuale per i due portafogli, e l’analisi della redditività effettiva e delle conseguenze delle scelte ‘Income’ messe in campo, è annuale (ha senso su queste strategie abituarci ad un approccio Buy&Hold e non metterci mano troppo spesso), il primo rendiconto è quindi fissato a giugno 2021.
P.C. 09.06.2020
Caro Norman,ti seguo da quasi un anno e concordo con le tue riflessioni.questa mattina presto ho letto un articolo su Milano finanza di Maurizio Novelli: la crisi….il 1929….etc..
Sono rimasto basito,sto pensando di liquidare almeno la metà del mio prof e attendere.Vorrei sapere ,per piacere il tuo commento sull'articolo in questione .ti ringrazio.arturo
Scusa bowman
La crisi inizierà a settembre e assomigliera purtroppo al 1929.questo l esatto titolo dell articolo.grazie
Ciao,
la maggior parte degli strumenti è in valuta USD, non credi sia troppo sbilanciato verso questa valuta?
200000 del capitale di Aracne è in Euro o euro-hedged. 150000 è USD, valute locali emergenti o altre valute (UK, etc…). Siamo intorno al 40% di rischio valuta. E' un bilanciato, non prudente, tuttavia una strategia Income concentrata sull'euro, con l'attuale prezzo/rendimento è davvero difficile.
E se il ragno visitare più Case ?
Potrebbe forse aumentare la rendita? Ciao,grazie
Visitasse
Sì, certo, utilizzando strumenti di più case d'investimento (ad esempio alcuni obbligazionari High yield e emergenti interessanti) si riesce sicuramente ad incrementare la rendita. Esercizi a distribuzione ne ho fatti diversi. In questo portafoglio l'esercizio era però rimanere mono-brand.
I rendimenti del 3 e 4% sono stati calcolati sui dividendi distribuiti in quale periodo osservato? Ti ringrazio.
Ho usato come parametro il 2019.