Last Updated on 26/07/2024 by bowman
E’ giunto il momento di ribilanciare il più “Malvagio” dei portafogli: CARONTE è un portafoglio nato con il goliardico obiettivo di analizzare cosa accade investendo con una logica ‘VICEX’ ovvero selezionando le aziende che lavorano nei settori peggiori, con i metodi più criticati, sviluppando i prodotti più nocivi.
Questo avviene con il meno goliardico intento di fare un confronto con il falso buonismo ESG, con il greenwashing, con il camuffare alcuni intenti con il miglioramento della società e la diminuzione dell’effetto serra proponendoli come settori più vantaggiosi per i risparmiatori quando spesso l’intento è solo mettere le mani su miliardi di capitale ottenuti non grazie a logiche di mercato (ovvero lavorando), ma con finanziamenti più di natura politica o ‘ideale’.
Andiamo a notare, subito, che il 2022 è stato un anno da leone per CARONTE (che non veniva ribilanciato da metà febbraio 2022, quindi prima dei rialzi dei tassi obbligazionari e della guerra in Ucraina), salvo per una minima esposizione alla Russia e per l’obbligazionario:
Nell’ultimo anno CARONTE ha incassato 2273,32 euro di cedole e dividendi netti (questi ultimi purtroppo fortemente ridotti dalla doppia tassazione dei dividendi su molti dei mercati in cui sono collocate le azioni del portafoglio).
Questo porta a 5893,71 la liquidità disponibile.
Per il ribilanciamento del portafoglio questo non mi basta, abbiamo assistito ad un vero ‘boom’ nel settore degli armamenti: le armi di distruzione di massa hanno generato ottime performance come il +41,34% di Honeywell (nome simpatico per un produttore di armi nucleari), il +39% per il nostro produttore di vettori ICBM Lockheed Martin, +53,96% per il competitor Northrop Grumman, +13,07% per il britannico Serco Group e lo straordinario +181,31% del produttore di uranio Cameco. Tutto il settore delle armi in generali ha comunque grosse performance positive a doppia cifra in un anno straordinario come il 2022. Rimane la sex industry di RCI Hospitality Holding come best performer dalla crescita ormai incontrollata da inizio portafoglio (siamo al +471,91%).
I fallimenti sono nel settore dell’Aurora Cannabis e ovviamente Gazprom (del resto tutto questo boom delle armi deve essere finalizzato contro qualcuno, diciamo che qui c’è un ‘bilanciamento geopolitico’).
Del resto le obbligazioni, piuttosto lunghe, sono andate giù.
Vado quindi a fare le seguenti operazioni di vendita:
1- Per prima cosa rimpinguo il mio cassetto fiscale, svuotato dalle eccellenti performance positive del portafoglio. Con Gazprom ottengo 1695,87 euro di minusvalenza e con Aurora Cannabis ne ottengo 2310,8: anche i titoli in forte perdita sono un tesoretto prezioso in un portafoglio di strumenti efficienti fiscalmente.
2- Vado poi a vendere un pò di quote di azioni cresciute troppo: vendendo 150 azioni Leonardo incasso 1568,25 euro, vendendo 100 azioni Cameco incasso 1601,92 euro, vendendo 35 azioni RCI Hospitality ottengo 2346,05 euro.
In tutto sono riuscito a ribilanciare il settore del Sesso, delle Armi e dell’Uranio pagando soltanto 162,98 euro di capital gain grazie a Gazprom e Aurora Cannabis. Ho oltretutto ‘ripulito’ bene il portafoglio.
Dove vado a reinvestire tutta questa liquidità disponibile?
AZIONARIO:
– Acquisto 25 azioni Danone per 1302,25 euro
– Acquisto 250 azioni ENEL per 1338,25 euro
OBBLIGAZIONARIO:
– Acquisto 5000 titoli di Stato dell’Olanda al 4% per 5651,5 euro (ricordiamo che oltre ad un Provit Tax Haven che si avvantaggia della sua presenza nel cuore dell’UE, l’Olanda è anche un emittente di debito in euro con un ottimo rating)
– Acquisto 2000 titoli di Stato dell’Irlanda (l’altro furbetto BEPS fiscale dell’Eurozona) per 1618,4 euro
– Acquisto 2000 titoli di Stato molto più “di frontiera” dell’Ungheria per 1800 euro.
Mi rimangono 1533,39 euro in cassa.
La situazione finale di CARONTE è la seguente:
L’attuale controvalore di CARONTE è cresciuto a 138265,38 euro. Andiamo a confrontarlo con il suo benchmark 80% Xtrackers MSCI World ESG e 20% Lyxor Green Bond.
Pur augurando per motivi etici ad un investimento teorico come Caronte di schiantarsi, guardando il grafico e notando che l’ipotetico investitore VICEX in 2 anni e mezzo ha realizzato un +26% rispetto all’invetitore ESG, inizio a chiedermi se non hanno ragione i grandi ‘Portfolio Manager’ che ‘battere il benchmark’ si può:
Ovviamente il vero benchmark di Caronte dovrebbe essere un benchmark VICEX, dai fondamentali e presupposti di mercato (innanzitutto la ‘sensibilità’ a grandi campagne politico/istituzionali di finanziamento come durante l’apertura dei rubinetti di liquidità nel settore dal 2018 al 2020) completamente diversi se non opposti al mercato ESG.
Attualmente comunque CARONTE riporta un’ottima performance del +38,18% in 2 anni e mezzo.
Verificheremo il risultato complessivo (NETTO!) del portafoglio in occasione della sua conclusione: tra 6 mesi.
P.C. 19/02/2023