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DEDALO: il portafoglio basato sulle obbligazioni a long-maturity come esempio per affrontare i rialzi dei tassi

Last Updated on 26/07/2024 by bowman

Quasi 3 anni fa, nell’aprile del 2020, subito dopo la crisi del Covid, i tassi d’interesse vennero annacquati da una massa di liquidità pazzesca. Non era possibile, a metà aprile 2020, riuscire a capire le conseguenze negli anni successivi sui mercati delle obbligazioni, del capitale di rischio e sull’economia reale della pandemia e delle decisioni economiche che ne erano seguite.

Ero certo però che i mercati azionari sarebbero stati presi da fasi di euforia e da bolle speculative e da conseguenti fasi di sconforto e di ritorno verso i fondamentali ed ero certo che prima o poi tassi così bassi li avremmo pagati in termini di inflazione e di rialzo dei tassi (a quel periodo risale infatti anche MIDA, portafoglio sul tema dell’inflazione).

Decisi quindi di alimentare una sorta di piano d’accumulo ACWNI come lo ribattezzai (ovvero un azionario globale corretto con un’aggiunta di Nasdaq) con le cedole di un paniere di obbligazioni “lunghe” che avrei comprato convertendo poco a poco la liquidità. Questo mi avrebbe fatto attraversare il deserto del rialzo dei tassi garantendomi poi un ottimo portafoglio al termine della volatilià.

Siamo ora in pieno attraversamento del deserto, andiamo a vedere cosa, dopo l’ultimo rialzo dei tassi BCE di ieri, ne è stato del nostro DEDALO:

Osserviamo che, nei 4 mesi trascorsi da metà novembre scorso:
1) Abbiamo incassato ben 3293,72 euro di cedole, che dovrò accumulare oggi nel Vanguard All World.
2) E’ stato delistato il derivato short Lyxor Bund Future Daily (1x) Inverse, in gain del +24,32%: troppo bello scommettere contro il bund durante i rialzi BCE! Questa somma andrà sommata alla liquidità disponibile.
3) E’ scaduto il conto deposito Banca Sistema, che ha accreditato 40148 euro da reinvestire in obbligazioni
Notiamo la finezza della strategia di questo portafoglio per come è stata costruita 3 anni fa, mi permetto di far notare la differenza (enunciata nel mio ultimo video) tra Allocazione Dinamica, e Gestione Attiva. Il concetto di ‘scelta tattica’ può essere fatto in due modi:
A- Analizzando la situazione del ciclo economico in cui ci troviamo e facendo delle scelte sensate di strategia dinamica, per affrontare gli anni d’investimento a venire. Quindi nel 2020 ho detto “i tassi sono bassi in maniera anomala” ed ho costruito un portafoglio con un incremento progressivo del rischio tassi (sì, adesso all’incompetente appare come una distesa sanguinolenta di titoli sotto a doppia cifra, ma capiamo i fondamentali acquistati ed il rischio che avremmo comprato investendo in bond lunghi da cassettista 3 anni fa), che poco a poco incrementa il flusso cedolare in modo da poterlo reinvestire in azionario. Perché? Perché ovviamente dopo tassi zero segue una fase di rialzo dei tassi (e li ci troviamo a comprare bond) e poi di ribasso dell’azionario (e li ci troviamo con più bond comprati e più cedole da accumulare in azionario).
B- In maniera ‘commerciale’, quindi per vendere qualcosa. A quel punto non si ha alcun interesse a costruire una vera strategia (che potrebbe essere comprensibile per il risparmiatore), ma ci si limita al gioco delle ‘tre carte’: IO BOWMAN sono il grande guru della finanza, solo io capisco i mercati, io ho i contatti con i grandi gestori delle grandi case, con i “cervelloni” che mi dicono ‘cosa è meglio da fare oggi, il 17 marzo del 2023, per le nostre scelte tattiche’ e quindi oggi dico “Giappone!” e poi “Idrogeno!” e poi “Obbligazioni Ibride!” e il grande oracolo ha parlato. E’ difficile capirci di finanza… anche perché non ci capisce niente neppure l’oracolo, in realtà negli uffici commerciali è un via vai di webinar di case di gestione (che vendono qualcosa), di quello più ‘esperto’ che dice la sua e fa la soffiata su Teams, di dritte tra colleghi, di BIAS e convenzioni personali e soprattutto di ‘riunioni commerciali’ dove qualcuno da ‘Sopra’ spinge specifici prodotti, oltre a tanta tanta selezione di quello che da più redditività o è meglio ‘smerciabile’ e ‘digeribile’ dal cliente per fare il conto economico proprio o della propria unità. E poi il 99% del risultato lo da la relazione e l’insistenza. Infine c’è da dire che se parla l’oracolo non puoi contraddirlo, e non puoi farne a meno, è insostituibile salvo rivolgerti ad un altro oracolo, quindi devi continuare ad alimentare la tua Sibilla Cumana.
Vado a disporre, come da strategia, le operazioni previste a Marzo, mese dell’accumulo sull’All World (notiamo che seguo una strategia fissata 3 anni fa, non guardo neppure il titolo “migliore” oggi):
Posso spendere i 3293,72 delle cedole nette e i 148 gentilmente forniti da Banca Sistema con gli interessi del suo conto deposito da 40000 che è scaduto il 14 gennaio 2023. Compro quindi 36 quote aggiuntive di Vanguard All World al prezzo odierno di 92,69 euro, e spendo quindi 3336,84 euro. Arrivo in tutto a 158 quote accumulate dell’azionario globale.
Mi rimangono 40000 euro, più i soldi del derivato short sul bund tedesco scaduto e la liquidità residua (630,28) che avevo sul conto lo scorso novembre. Vado quindi a potenziare il mio bel portafoglio obbligazionario.
COMPRO:

– 20000 euro del Sovranazionale “European Stability Mechanism TF 1,2% Mag2033”, divento quindi maggiormente finanziatore del MES, che serve a finanziare gli Stati, e che come possiamo osservare è tornato liquido, come titolo, dopo anni di assenza di scambi. Al prezzo attuale spendo 16670 euro.

– 10000 dollari del Titolo di Stato statunitense (l’altra metà della mela!) USA T-Bond Febbraio 2050 al 2%, che ha l’interessante quotazione di 72 e quindi al cambio attuale di 0,94 dollari per un euro mi costano appena 6768 euro.
– 5000 euro di Bund Tedesco 1,7% scadenza a 9 anni, per i quali sborso solo 4860 euro.

– 5000 euro di titolo di Stato francese 0,75% scadenza 2050, che mi costa appena 2772,5 euro.
– 2000 euro di titolo di Stato irlandese 0,55% scadenza 2041, al prezzo di 1289,8 euro.
Passo infine alle obbligazioni societarie…
– Non posso resistere all’ottima redditività e incremento l’investimento su Credit Suisse, di cui compro 5000 di obbligazioni Fix Float 26 novembre 2025 (pagano l’euribor 6 mesi) a 89,5, spendendo appena 4475 euro.
– Infine 2000 euro di Daimler 2,125% scadenza 2037, arrivando a possederne 10000, per le quali spendo solo 1623,6 euro.
Rimane una liquidità disponibile di 6694,56 euro.
Il risultato finale è il seguente:

Il saldo finale è di 459425,51 euro, Dedalo è ancora in perdita del -8,11%, ma nonostante tre rialzi di tassi è sceso di poco più di un 1% da novembre. Speriamo che il giro di boa s’avvicini.

Il prossimo appuntamento è fissato per la metà di giugno.
P.C. 17/03/2023

2 commenti su “DEDALO: il portafoglio basato sulle obbligazioni a long-maturity come esempio per affrontare i rialzi dei tassi”

  1. Ciao Bowman, confidi dunque nel salvataggio di creditswisse? oppure solo un cippino di scommessa.. sono curioso di sentire la tua opinione nel merito, le obbligazioni in caso di fallimento del debitore non sono rimborsate o sbaglio. grazie e ribadisco che trovo i tuoi portafogli estremamente interessanti. grazie

  2. Prezzo-rischio mi sembra accettabile. Non ho ovviamente il potere di prevedere il futuro, ma Credit Suisse è un colosso colpito dal mercato ma che dispone comunque di alcuni fondamentali. Le obbligazioni in caso di fallimento del debitore non sono rimborsate, si rimane proprietari del titolo che consente di rivendicare una partecipazione a qualsiasi attivo liquidato nella fase di liquidazione del debitore. Nel caso di Leman Brothers, ad esempio, ricordo che persone che conoscevo che avevano le obbligazioni, non subordinate, circa 4-5 anni dopo ricevettero un 17% del nominale.

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