Oro, Spezie e Tulipani

DEDALO: nel portafoglio con strategia di lunga maturity è il momento dei T-Bond!

Last Updated on 27/07/2024 by bowman

Dedalo è un portafoglio basato su una strategia di obbligazionario a maturità lunga, abbinato a una quota liquida variabile, con accumulo dei proventi del capitale di debito in un ‘PAC’ (un ‘value averaging’) che ho definito AWNI (All World Nasdaq Increased… in praticà metà borsa Nasdaq e metà resto del mondo).

L’asset allocation 10/90 è da ‘buon padre di famiglia’ come rischio, ma affatto priva di rendimento se realizzata con giusta attenzione al timing di mercato, non a caso ho utilizzato un capitale iniziale di 500mila euro.

Devo dire che Dedalo è più simile di molti altri portafogli a reali strategie che ho ritenuto adatte a patrimoni di grandi dimensioni, in quanto il capitale è ‘protetto’ da un sottostante di “valore legale” garantito dalla diversificazione in strumenti di debito redditizi (anche in confronto all’inflazione) e diversifica poi senza arrischiare il “core” di capitale depositato in riserva di valore.

Non è comunque Dedalo un portafoglio modello da replicare (il che mi salvaguarda da accuse di ‘promozione’ o peggio) infatti utilizzo appositamente anche strumenti più esotici o difficilmente acquistabili sul mercato (banalmente acquistare la European Stability Mechanism 2033 non sarà facile dati i rari scambi).

Dopo l’ultimo accumulo, di 3 mesi fa, sull’All World (azionario globale molto diversificato sottoscritto tramite l’ETF di Vanguard), la situazione odierna di DEDALO, al terzo rendiconto periodico, è la seguente:

Il capitale iniziale è stato incrementato, in 10 mesi, di 33280 euro, con una performance di periodo del +6,66%. Questo, grazie anche al mercato favorevole, corrisponde ad un egregio 8% su base annua.
In questa revisione il capitale include anche le cedole e i dividendi distribuiti negli ultimi 4 mesi, che ammontano a 113,29 euro dell’European Investment Bank in dollari, 361,59 del sovranazionale in valuta sudafricana, 236,25 del titolo di Stato trentennale rumeno, 122,5 dello stesso a 11 anni, 59,06 dal titolo Cassa Depositi e Prestiti, 232,4 dal titolo di Stato Turco in dollari, 172,74 dal bond Petroleos Mexicanos, 58,35 dall’obbligazione Ford, 96,2 dalla Volkswagen Int. Finance, 75,42 dal bond Teva Pharm, e qualche spicciolo da UCG e ETF… per un totale netto tasse di 1536,89 euro.
In questa revisione l’accumulo programmato è sul Nasdaq, già incrementato a luglio con un secondo titolo a distribuzione di taglio minimo inferiore affiancato all’ETF iShares.
Proseguo quindi ad acquistare 5 quote dell’Invesco Nasdaq 100 per cui spendo (incluse le ipotetiche 5 euro di negoziazione) 1393,6 euro.
A questo punto però, è giunto secondo me un momento dignitosamente favorevole per entrare su uno degli obbligazionari di maggior pregio mondiale: il Treasury Bond, a lunga maturity come da strategia del nostro portafoglio DEDALO.
Possiamo osservare che il Titolo di Stato USA a tasso fisso 2% in dollari ha osservato, dalla creazione di Dedalo, il seguente corso:
Quando, appena 10 mesi fa, il portafoglio ha avuto inizio il T-Bond 2% 2050 aveva un nominale di 115,87, mentre oggi lo vado a sottoscrivere a 100,67.
Che cosa significa?
Che se avessi comprato 20000 dollari di questo titolo alla creazione del portafoglio avrei speso 23174 dollari, che al cambio di aprile 2020 di 1,0963 dollari per un euro corrispondevano a 21138 euro.
A fronte di tale spesa oggi avrei un interesse di 2% x 20000 = 400 dollari lordi l’anno, al cambio odierno 329,96 euro. Ovvero una redditività odierna annua lorda del 1,56%.
Oggi invece spendo per 20000 dollari dello stesso titolo 20138 dollari odierni, che al cambio attuale di 82 centesimi di euro per dollaro mi costano 16714,54 euro. Quindi gli stessi 329,96 euro di cedola annua attuale rappresentano una redditività odierna del 1,97%.
Questo oltre al fatto che il titolo si è deprezzato del 21%.
Operando questo acquisto, attingendo dalla liquidità inutilizzata di DEDALO, la situazione del portafoglio finale diventa la seguente:

La terza revisione periodica si chiude con un’asset allocation di DEDALO affatto esposta all’azionario, abbiamo 2,3% in azionario AWNI, 6,4% in portafoglio cosiddetto di “copertura”, 17,5% in obbligazionario diversificato in valuta, 28,3% in obbligazionario diversificato in euro e 45% in liquidità più o meno remunerata che bilancia la durata finanziaria del portafoglio.
Questa gestione serve a mostrare come, con la giusta consapevolezza e strategia, sia possibile cogliere le opportunità ed ottenere una redditività interessante a rischio contenuto anche in un’epoca di tassi al minimo storico come quella inauguratasi nel 2019.
Il prossimo rendiconto periodico è previsto tra quattro mesi, a metà giugno.
P.C. 14/02/2021

3 commenti su “DEDALO: nel portafoglio con strategia di lunga maturity è il momento dei T-Bond!”

  1. Buonasera Bowman
    Dedalo è il portafogli che, malgrado non dovesse essere copiato, mi ha ispirato di più nel 2020 producendo ti confermo, una discreta redditività.

    Una domanda se hai tempo. Come mai le obbligazioni governative, tu stesso citi il T-Bond, ma anche quelle Francesi e Spagnole si stanno deprezzando?

    Grazie,
    Francesco

  2. Posso fare delle ipotesi. Da 2 mesi il tasso IRS30 (Interest Rate Swap) europeo sale, è salito di 0,25%. Se può sembrare poco sul trentennale partendo da valore zero/negativo è importante. Nello stesso periodo il Eurostoxx600 Basic Resources ha avuto l'impennata più vigorosa della sua storia a me nota. E' probabile che un rimbalzo fisiologico, un allineamento di merito creditizio tra gli emittenti di debito europeo dovuto al concretizzarsi del recovery fund, aspettative di inflazione abbiano influenzato entrambi i dati. Questo ha allineato valori "troppo negativi" di debiti 'rifugio' (Francia, Belgio, Germania) con debiti meno rifugio (Spagna, Italia) che invece sono saliti, favoriti dal fatto che gli indici Yield Plus (governativi in euro ponderati per le redditività più alte) hanno spostato dai bund ai BTP. In USA il treasury si sta rivelando il re dell'anticiclico: come già osservato al tramonto degli anni '90 una vera FOMO azionaria ha spinto su il mercato e giù il rifugio, mentre a marzo (come in tante altre occasioni) era avvenuto lo stesso… forse anche lì incidono dati molto preoccupanti sulle aspettative di inflazioni (ovvero "usciamo prima che alzino i tassi!"). Sicuramente sono movimenti straordinari quelli di un -21% sul T-Bond trentennale senza zampino Fed. Una strategia può anche essere, se non si vuole/non si sa 'realizzare' sull'azionario, associargli questi asset che si sono dimostrati anticiclici (nell'auspicio che continuno ad esserlo!) per diluirne l'eventuale storno/crisi alla fine della 'emergenza Covid' o qualora l'emissione del Recovery Fund in estate facesse percepire che l'apice degli interventi è terminato e, come nel 2015, che è il momento buono per invertire la cuspide.

  3. buonasera bow , posso chiederti , se possibile , una recensione o parere sul nuovo vanguard all caps , reperibile su xetra ? (v3al – v3aa )

    grz 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto