Last Updated on 27/07/2024 by bowman
VanEck Natural Resources (IE00BDFBTK17)
Costo: 0,5%
Masse: 9 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Materie Prime
Le 338 aziende coinvolte nella produzione e distribuzione di materie prime. Nessun dividendo.
VanEck Global Mining (IE00BDFBTQ78)
Costo: 0,5% annuo
Masse: 85 mln
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Tematico Minerario/Materie Prime
Questo ETF replica un indice di 151 società mondiali che
operano nell’estrazione di minerali e metalli. Copre indistintamente paesi
emergenti e sviluppati (il paese più rappresentato è l’Australia al 35%, poi
Canada, USA, Sud Africa, Brasile, Russia, Cina e Messico). Non paga dividendo.
L’indice è pesato per capitalizzazione di mercato delle aziende, ma rettificato
per il flottante (ovvero sono privilegiate quelle aziende che hanno più azioni
in mano al mercato e quindi scambiate).
VanEck Gold Miners (IE00BQQP9F84)
Costo: 0,53% annuo
Masse: 590 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: azionario materie prime
51 aziende che generano almeno il 50% dei ricavi nel settore dell’estrazione di oro e argento a livello mondiale.
VanEck Junior Gold Miners (IE00BQQP9G91)
Costo: 0,55%
Masse: 387 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Tematico Minerario/Materie Prime
L’ETF replica un indice di 85 aziende del settore dell’estrazione dell’oro e dell’argento operanti a livello mondiale (primi paesi rappresentati Canada, Australia, Sud Africa, USA, Brasile). Non distribuisce dividendi.
All’azionario VanEck si approccia con indici dalla costruzione non tradizionale, accorpandovi “Stili” e “Temi” di selezione. E’ il caso dei ‘Dividend Leaders’, delle aziende con un ‘fossato competitivo’ (Wide Moat), per giungere agli indici ad Equal Weight che inseguono un ideale di diversificazione.
VanEck Developed Markets Dividend Leaders (NL0011683594)
Costo: 0,38%
Masse: 43 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Internazionale (reddito)
L’ETF replica 100 aziende mondiali (con esclusione dei mercati emergenti, la composizione è 1/3 USA, 1/3 tra Giappone, Canada e Germania, poi UK, Svizzera etc..) con caratteristiche di sostenibilità nella distribuzione di dividendi. Distribuisce dividendo trimestralmente (marzo/giugno/settembre/dicembre). Nel 2020 ha distribuito circa il 5% lordo di dividendi.
VanEck Morningstar Global Wide Moat (IE00BL0BMZ89)
Costo: 0,52%
Masse: 26 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Globale
L’ETF replica il celebre indice “Wide Moat” di Morningstar, aziende globali che possiederebbero, nel rispettivo mercato, un “fossato” competitivo rispetto alla concorrenza. E’ basato quindi su principi di stock selction. Non distribuisce dividendi ed è composto da 68 titoli sia di paesi sviluppati che emergenti.
VanEck Morningstar US Wide Moat (IE00BQQP9H09)
Costo: 0,49% annuo
Masse: 365 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: azionario USA
49 aziende USA selezionate sulla base di un significativo vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Nessun dividendo.
VanEck Morningstar North America Equal Weight (NL0011376074)
Costo: 0,2%
Masse: 9 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario USA
Le 100 aziende più grandi di USA e Canada. Per evitare un eccessivo peso di alcune aziende più grandi sono ponderate egualmente nel portafoglio. Distribuisce dividendi ogni 3 mesi (mar/giu/set/dic).
VanEck European Equal Weight (NL0010731816)
Costo: 0,2%
Masse: 39 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Europa
Le 100 aziende più grandi in Europa. Per evitare un eccessivo peso di alcune aziende più grandi sono ponderate egualmente nel portafoglio. Distribuisce dividendi ogni 3 mesi (mar/giu/set/dic).
VanEck Global Equal Weight (NL0009690221)
Costo: 0,2%
Masse: 296 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Globale
Le 250 aziende più grandi al mondo. Per evitare un eccessivo peso di alcune aziende più grandi sono ponderate egualmente nel portafoglio. Distribuisce dividendi ogni 3 mesi (mar/giu/set/dic). La struttura dell’indice è diversa dal classico MSCI World: gli USA sono al 38% circa, Giappone al 15%, poi UK, Francia e Germania circa al 7%, Australia e Svizzera intorno al 5% etc…
VanEck Sustainable World Equal Weight (NL0010408704)
Costo: 0,3%
Masse: 132 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Sostenibile
Le 250 aziende più rilevanti con alto livello di sostenibilità dei paesi sviluppati. Per evitare un eccessivo peso di alcune aziende più grandi sono ponderate egualmente nel portafoglio. Le aree del Nord America, Asia ed Europa hanno un peso massimo del 40%. Distribuisce dividendi ogni 3 mesi (mar/giu/set/dic).
Obbligazionari Speculativi:
Tra gli obbligazionari sono assolutamente peculiari quelli rappresentati come obbligazionari a “massimo rischio” da VanEck, raramente riprodotti da altri ETF. E’ il caso delle obbligazioni societarie High Yield e di Paesi Emergenti e delle obbligazioni ibride statunitensi (oltre all’obbligazionario in valuta debole che certamente non è l’investimento più tranquillo).
VanEck Global Fallen Angels High Yield Bond (IE00BF540Z61)
Costo: 0,4%
Masse: 43 milioni
Replica: Fisica a Campionamento
Settore: Obbligazioni High Yield
L’ETF investe nelle obbligazioni di rating speculativo che al momento dell’emissione erano investment grade (Fallen Angels). Le caratteristiche salieni sono l’accumulo dei proventi, un’esposizione principalmente verso il dollaro ma piuttosto diversificata (almeno il 20% del capitale è investito in euro), un’esposizione mista verso economie sia sviluppate che emergenti (22% tra Messico, Brasile, Colombia e Israele). La durata finanziaria è circa 6, la maturità media intorno a 9 anni.
VanEck Preferred US Equity (IE00BDFBTR85)
Costo: 0,41%
Masse: 4 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Obbligazioni Ibride/Perpetue
L’ETF replica i titoli ibridi (preferred securities) non convertibili del mercato USA, paragonabile ai Perpetual Bond ed ai titoli subordinati europei, sono al 72% strumenti emessi da aziende del settore finanziario. Nessun dividendo.
VanEck Emerging Markets High
Yield Bond (IE00BF541080)
Costo: 0,4% annuo
Masse: 23 mln
Replica: Fisica a
Campionamento
Settore: Obbligazionario
Speculativo e di Paesi Emergenti
Questo ETF obbligazionario
combina due fattori di alto rischio/rendimento, investe in obbligazioni non
sovranazionali (quindi societarie o nazionali) emesse in dollari e con rating
al di sotto dell’investment grade (high yield) relative a paesi emergenti. Il
titolo ha una duration bassissima, appena 3,39 ed una maturity contenuta
(5,24), mediamente le obbligazioni in cui investe pagano cedole del 6,06%, ma è
completamente ad accumulo dei proventi. I paesi più rappresentati sono Cina,
Brasile, Turchia, Messico, Russia e India. Principalmente sono obbligazioni
bancarie o comunque societarie.
VanEck JPM Emerging Markets
Local Currency Bond (IE00BDS67326)
Costo: 0,3% annuo
Masse: 42 milioni
Replica: Fisica a
Campionamento
Settore: Titoli di Stato di
Paesi Emergenti
Questo ETF investe in titoli
di Stato di paesi emergenti emessi però in valuta locale. Ha una durata
finanziaria di 5 a fronte di una maturity di 6,56, i paesi più rappresentati
sono Cina, Indonesia, Messico, Brasile, Sud Africa, Tailandia e Polonia. Non
distribuisce dividendi.
VanEck Global Real Estate (NL0009690239)
Costo: 0,25% annuo
Masse: 122 mln
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Tematico Immobiliare
Questo ETF replica le 100 azioni mondiali di società immobiliari ponderate a livello globale in modo che 40 siano relative al Nord America, 30 tra Asia e Pacifico (sviluppati come Austrlia e Giappone, ma anche Cina e emergenti) e 30 tra Europa, Africa e Medio Oriente. Distribuisce dividendi trimestrali (marzo/giugno/settembre/dicembre). Nel 2020 il dividendo lordo è stato circa del 4,5%.
VanEck Hydrogen Economy
(IE00BMDH1538)
Costo: 0,55%
Masse: 5 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario Tematico
Energia Pulita
Questo ETF investe nelle 24
aziende mondiali più rappresentative dell’alimentazione ad Idrogeno. Non
distribuisce dividendi.
VanEck Video Gaming and eSports (IE00BYWQWR46)
Costo: 0,55%
Masse: 864 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario
Multimedia (VideoGiochi)
L’ETF replica 25 aziende
mondiali del settore dei Video Games, i tre paesi più rappresentati sono USA, Cina
e Giappone. Non distribuisce dividendi.
VanEck Semiconductor
(IE00BMC38736)
Costo: 0,35%
Masse: 241 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Azionario
Tecnologico
L’ETF replica 25 aziende
mondiali del settore Semiconduttori, il paese più rappresentato (75%) è il
mercato USA, poi Olanda e Taiwan. Non distribuisce dividendi.
VanEck Vectors iBoxx Euro
Corporate bond (NL0009690247)
Costo: 0,15%
Masse: 48 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: Obbligazioni Societarie
Replica delle obbligazioni
societarie più grandi e liquide, investment grade, denominate in euro.
Dividendo trimestrale.
VanEck Vectors iBoxx Euro
Sovereign Capped 1-5 (NL0010273801)
Costo:0,15%
Masse: 171 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: titoli di Stato
euro
Replica le società
sovranazionali a 1-5 anni più grandi e titoli. Ogni nazione può occupare al
massimo 1/5 del totale. Dividendo trimestrale.
VanEck Vectors iBoxx Euro
Sovereign Diversified 1-10 (NL0009690254)
Costo:0,15%
Masse: 37 milioni
Replica: Fisica Totale
Settore: titoli di Stato
euro
I 25 titoli di stato più
grandi e liquidi dell’eurozona, diversificati massimo 4 obbligazioni per nazione.
Ciao, gli ETF relativi alla materie prime generano reddito da capitale con il quale non posso compensare Minus vero?
Gli ETF sì, quelli che compensano fiscalmente sono gli ETC. La differenza giuridica è che un ETF è un fondo (sei proprietario in maniera più o meno fisica delle aziende pro-quota in cui il fondo investe), un ETC è un derivato ("presti" – semplicizzo – una quota di soldi all'emittente che in grado si impegna a restituirne un controvalore pari ad un paniere di commodities, ad esempio "physical gold" se il collaterale è oro fisico).
Qui parliamo di derivati e di Azioni di Società, che di mestiere producono materie prime, si occupano di risorse naturali, fanno attività mineraria e/o attività mineraria concentrata su oro e argento. Qualcosa di molto diverso dal "prezzo dell'oro", così come il valore di ENI, per dire, è altra cosa rispetto al prezzo del barile di petrolio.
Ciao Bowman, interessanti questi ETF di VanEck, ma con masse amministrate non molto grandi. Anche la liquidità delle quote, quindi, sarà abbastanza limitata. Non è un rischio o sono ETF solo da "cassettisti"?
Per fare trading al prezzo limite, soprattutto intraday, la mancanza di scambi è tendenzialmente una difficoltà. In realtà già intorno ai 100milioni di masse si può considerare un ETF decentemente patrimonializzato per un piccolo risparmiatore (il trading a 5 zeri o più, magari in periodi molto brevi, ritengo richieda molta esperienza). Per costruire il portafoglio di un risparmiatore (vedi la mia guida su YouTube per capire cosa intendo) a mio avviso grandi problemi non ci sono. Il mercato degli ETF è cambiato molto (riscontro per esperienza personale recentissima, anche ieri) dalle mie prime avventure nel 2006. Ordini al meglio non prendono più spread improponibili: se non c'è offerta per un ordine di acquisto il market maker oggi crea quote ad uno zero virgola di differenza rispetto al prezzo ufficiale. Non ho riscontrato problemi per ETF collocati a terzi al meglio con singoli eseguiti a 4 zeri anche quando l'ETF aveva meno di dieci milioni di masse totali. Credo che sia una cresciuta efficienza di mercato anche se alcuni emittenti più moderni (che non cito esplicitamente) li ho rilevati come "best market markets" assoluti. Insomma se devi mettere in portafoglio 5000 euro di un tematico con 6 milioni di scambi e verosimilmente tenerlo 1-2-5 anni, non mi preoccuperei. Se con i tuoi 5milioni di euro vuoi comprare lo stesso tematico quando esce una notizia (es. il discorso su Biden con le tasse) e mettere un prezzo limite dove anche intraday ti dà l'eseguito se a fine giornata il prezzo risale… valuterei altri strumenti e piattaforme.
P.S. non ho recensito VanEck per una sorta di valutazione qualitativa o pubblicità, in realtà punto poco a poco a recensire tutte le case (ho fatto Vanguard, SPDR, VanEck HSBC). Ho privilegiato VanEck perché ha un catalogo di relativamente pochi ETF, sto ancora pensando a come affrontare una recessione di colossi come Lyxor, xTrackers, iShares…
Buongiorno Bowman, ottimo articolo (come al solito) Se possibile sarebbe interessante anche avere un approfondimento su come gestiscono il prestito titoli (rischi eventuali etc) queste emittenti? Ho letto un interessante pdf di Morningstar a proposito ma mi piacerebbe molto conoscere la tua opinione. Per esempio su questo pdf del 2019 diceva che iShares puó arrivare a fare il prestito titoli sul 100% del Nav e che i guadagni venivano divisi 70/30 tra iShares e Blackrock mentre Vanguard all'epoca non faceva prestito titoli (al momento pare li faccia solo per il 7% del Nav e non su tutti gli etf). Inoltre se possibile sarebbe interessante anche una tua opinione sugli ETF che investono specificatamente nei titoli di stato USA (T-note /T-bond) e come le diverse lunghezze (1-3 anni, 3-7 oppure tutti) impattano sulla gestione del portafoglio. Dato quello che sta succedendo al momento (rischi inflattivi per alcuni di deflazione per altri) io sono un po' perso sinceramente. Grazie ancora per la tua opera di educazione/formazione
Ciao, una significativa fonte potenziale di remunerazione per chi ha enormi masse di titoli azionari di terzi in gestione con remunerazione diretta molto bassa grazie ad una gestione "automatizzata" del portafoglio (quello che avviene nei nostri amati ETF) è sicuramente il Prestito Titoli. Il Prestito Titoli è l'UNICO rapporto giuridico di comodato d'uso di un bene che prevede lo spossessamento. Se io PRESTO un titolo a qualcuno, quello può venderlo, è solo obbligato a ricomprare e rendermi pari quantità di titolo a scadenza del prestito. Inutile dire che questo è una miniera commissionale (anche se i volumi non sono enormi per chi magari applica 0,1% di commissioni proprie è in percentuale tanto) per l'uso in posizioni "derivate": il classico short market o la leva finanziaria. Inutile dire che questo POTENZIALMENTE espone ad un rischio controparte: e se il beneficiario del prestito non è in grado di restituirmi nulla alla scadenza (es. è fallito?). Questo rischio potenziale è però molto molto relativo… io lo vissi sulla pelle nel 2008, quando ogni settimana uscivano notizie di nuovi colossi bancari pronti al tracollo e l'economia sembrava dovesse capitolare nella sua interezza. In realtà le normative UCITS (gli ETF scambiati in Europa vi aderiscono) impediscono di aderire oltre il 10% verso una controparte fallibile. Poi solitamente questi prestiti sono brevi e molto parziali, infine la controparte dovrebbe fallire in maniera brutta e truffaldina proprio durante la detenzione del nostro prestito, e probabilmente comunque alla fine il fondo recupererebbe buona parte del valore grazie a dei collaterali a garanzia, e si tratta spesso di controparti molto serie. Insomma considerando che molti acquistano ETF presso Broker e SIM con una struttura di controlli interni ben diversi da una banca, l'ultimo problema di cui mi preoccuperei è il prestito titoli. Anche fosse, in Europa, dovrebbero infliggere qualche perdita, non far scomparire il capitale. Poi certo mettere 10milioni di euro su un micro-ETF sintetico di una casa quasi sconosciuta tendenzialmente espone a maggiore rischio potenziale. Infine questo prestito titoli, quando la gestione è molto evoluta ed automatizzata è anche una grande rottura di balle. Io personalmente posso vedere i prestiti titoli sui depositi titoli e spesso creano molte problematiche (interne) nelle movimentazione, costi di contabilizzazione etc… infatti le case più efficienti vi ricorrono oggi meno che un tempo. Poi per carità tutto può accadere, la malversazione, il mega truffone anche in una grande azienda è sempre dietro l'angolo… insomma Volkswagen truccava le centraline, ma personalmente mi preoccuperei di più di inflazione o default di Stati sovrani o tassazioni inique che di scenari molto più improbabili di fallimenti di massa o di grandi banche. Neppure durante la crisi del '29 (e le banche USA fallite furono circa la metà delle esistenti) occorsero grandi malversazioni di massa. Nell'evento più noto, scoperchiato anche dalla Grande Crisi, Bernard Madoff è stato fatto morire in carcere all'ergastolo… e lì parliamo di un Broker (una SIM) che essenzialmente truccava i conti, qualcosa di molto meno improbabile di un grande asset manager che fa cose simili. Insomma di tutti i rischi non è quello che mi spaventa di più… singole aziende nei loro bilanci (per i possessori di singole stock), governi (per chi ha i titoli governativi), banche e fondi attivi fanno probabilmente molto di peggio. IMHO
Ciao Bowman,
Ti ringrazio per la risposta molto articolata ed esauriente.
Nonostante il mio nickname dopo aver letto il tuo libro (ottimo per le persone come me) ho deciso di iniziare ad investire con la liquiditá risparmiata.
La mia prudenza era principalmente dovuta ad ignoranza degli strumenti finanziari (per questo ti ringrazio nuovamente per la tua opera di educazione) e conseguente approccio molto cauto.
In sostanza ho sempre semplicemente risparmiato, unico “investimento” un mutuo ormai quasi finito. Economicamente non ho grosse esigenze, vivo del mio stipendio di cui risparmio una discreta parte e vorrei semplicemente riuscire a lavorare part time tra una decina d’anni ed essere ragionevolmente sicuro di potermi permettere una cena con gli amici ed una paio di vacanze all’anno.Ho un fondo pensione aziendale generoso che sostanzialmente non mi fa pensare ai costi di gestione (2% all’anno !!! .. leggendo il tuo blog inizio a sospettare che qualcuno in azienda si sia preso la stecca per averlo sottoscritto).
Arrivando al punto, date le mie conoscenze finanziarie con la liquiditá a fare la muffa nel conto pensavo di iniziare un PAC in un Portafoglio pigro 60/40 ad accumulo per circa 5/6 anni per poi muoverlo su di uno simile ma a distribuzione.
Per quanto riguarda la parte azionaria ho scelto VWCE (da qui la mia iniziale domanda sulla gestione titoli Vanguard vs iShares) mentre per quanto riguarda la parte bonds l’idea sarebbe di investire in un ETF Treasury e qui nascono i dubbi.
Data la situazione é forse meglio soprassedere ed inizare con una strategia simile al Terra del tuo Tetrakis? (Liquiditá + Azionario)
Nel caso iniziassi ad aggiungere un ETF Treasury quale scegliere? Ce ne sono con lunghezze diverse (1-3 anni, 7-10 etc) cosa comporta questa differenza al di lá dei rendimenti differenti?
Data la situazione dei tassi (che teoricamente potrebbero andare in negativo o comunque non tenere il passo della possibile inflazione) é una idea intelligente? O é forse meglio comprare,se possibile, direttamente il T note/bond (almeno sono sicuro che quel rendimento me lo da invece di avere un ETF che continua a vendere e comprare nuovi treasury con rendimenti diversi)? Insomma al momento che rischi comporta investire in ETF Treasury o direttamente Treasury con un orizzonte di portafoglio di circa 6 anni?
Nel caso in cui alla fine decidessi di non affiancare un ETF treasury esistono in letteratura degli investimenti simili come livello di rischio e correlazione con l'azionario? Non so per esempio Gold o altre commodities o proprio si deve uscire dal mondo ETF (ex Conto deposito).
Da quell che ho letto sul tuo blog in generale oltre il rischio cambio, esposizione USA e costanza nell’ investimento che altri pericoli vedi in un portafoglio VWCE + Treasury ETF (ovviamente accettando il rischio che la parte azionaria possa perdere fino ad un 50% oltre mi sa che venderei)?
Mi scuso in anticipo per la prolissitá e le domande da novizio, so che sei un professionista pagato per dare consulenza ma questa vedila semplicemente come una domanda studente/professore che ben si adatta (penso) al fine educativo del tuo blog. Avendo visto anche il canale youtube e quindi ritenendo che sei romano dal tuo accento mi riprometto di offriti una birra (se sei disponibile ovviamente) quando andró a trovare i miei amici della capitale appena finisce sta follia Covid. Ciao PS. Non sono uranista (just in case …) 😉
Allora, abbinare liquidità (magari remunerata) ad azionario o gestione separata assicurativa ed azionario protegge dal rischio tassi. Rischio tassi elevatissimo (non quanto un anno fa, ma alto) e che potrebbe dare performance negative di lungo termine. Il Treasury è pienamente coinvolto in questo discorso: gli USA sono uno dei paesi che ha fatto maggiore ricorso a riduzione dei tassi d'interesse dal 2019, ma storicamente hanno tassi (ed inflazione) più elevata dell'euro. Da qui il monito del vecchio Warren Buffet che chi punta pesantemente sull'obbligazionario in questo periodo potrebbe andare incontro a vari problemi. Noi europei però possiamo valutare quell'asset non come un "porto sicuro" bensì come un bilanciere nel portafoglio. Innanzitutto perché le aspettative inflattive potrebbero essere più alte in USA che in Europa, spingendogli ad una politica dei tassi più restrittiva che storicamente favorisce il cambio dollaro vs euro. Dall'altro punto di vista i TBond, dato che è un "porto sicuro" non per noi ma per quella gran parte del globo che ha avuto ampi gain sull'azionario (Nasdaq, USA, Pacifico etc…) per noi europei potrebbe essere un'assicurazione contro uno storno di mercati azionari decisamente sopravvalutati rispetto ai valori contabili. In altre parole diventa non la parte "prudente" del portafoglio, ma la parte "difensiva" (spero con le mie simulazioni, es Baliano vs Paride di aver spiegato la differenza difensivo/prudente). Per noi euro-centrici uno scenario in cui l'azionario che va giù o rallenta venisse compensato da fuga nei treasury, magari con recupero del dollaro non sarebbe male… ad esempio, ed è uno scenario possibile in caso di un rialzo dei tassi FED.
Grazie Bowman. Mi vado subito a vedere Baliano vs Paride avrei giá anche qualche domanda su quello che hai scritto ma la lascio al dopo studio differenza portafoglio prudente vs difensivo. Ciao