Last Updated on 26/07/2024 by bowman
Si è chiuso ieri il primo semestre del 2023. Puntuale come le tasse eccomi qui a registrarne i risultati sui soliti asset che aggiorno fin dal lontano Gennaio del 2016 (accidenti sono già 7 anni e mezzo che faccio questo lavoretto!). Vediamo cosa è accaduto ai miei soliti asset:
Osserviamo che gli obbligazionari societari soffrono, soprattutto se esposti al rialzo dei tassi della FED (meno a quello della BCE, come anche i titoli di Stato Europei e addirittura si ‘gonfia’ come un pavone il nostro bistrattato BTP), soffre l’immobiliare in crollo verticale da 3 semestri (mentre nella seconda metà del 2021 crebbe di oltre il 12%). Tutti gli azionario a grande capitalizzazione dei paesi sviluppati (quindi solidità, anti-inflattivi, maggiore resilienza a problemi di finanziamento) recuperano alla grande un impegnativo 2022, guidati dall’esplosione del Nasdaq100. Il +32,96% di questo indice è il più alto da quando faccio queste registrazioni, surclassa le abituali performance eccezionali degli ultimi anni, persino il +22,79% del primo semestre 2019, in cui assistemmo ad un recupero a decollo verticale dalla difficile performance (-9,7%) del semestre precedente. Anche qui usciamo dal -4,15% della seconda metà del 2022 e dal record negativo del -24,43% della prima metà dello scorso anno: evidentemente il mercato ha ritenuto che fosse il momento adatto per spostare la sua pila di fiches sul campione d’incassi dell’ultimo decennio.
Impatto dei tassi in rialzo sui mercati azionari: possibili sfide e prospettive future (by ChatGPT)
Introduzione
Nel contesto di un’economia globale in crescita e di un’alta inflazione, i mercati azionari globali hanno registrato una crescita notevole. Tuttavia, la recente tendenza al rialzo dei tassi ha sollevato preoccupazioni sulle prospettive future. Nel corso degli ultimi sei mesi, i mercati azionari in diverse regioni hanno mostrato dinamiche divergenti, con una crescita significativa nel segmento Large Cap, mentre le imprese più piccole hanno incontrato maggiori sfide. Inoltre, sono emersi segnali di un possibile rallentamento economico globale che potrebbe portare a un calo drastico degli indici azionari.
Impatto dei tassi in rialzo sulle imprese
Il rapido rialzo dei tassi ha avuto un impatto significativo sulle imprese, in particolare sulle più piccole, che spesso necessitano di finanziamenti esterni per sostenere la crescita e l’espansione. L’aumento dei costi di finanziamento ha reso più difficile per queste imprese ottenere i capitali necessari, riducendo le aspettative sulle loro capacità di competere e di realizzare profitti. Di conseguenza, le imprese di piccole dimensioni hanno mostrato una crescita di valore più modesta rispetto alle grandi imprese multinazionali.
Crescita delle grandi imprese multinazionali
Nonostante le sfide legate al rialzo dei tassi, le grandi imprese multinazionali, in particolare nel settore tecnologico, hanno continuato a prosperare. Grazie alla loro capacità di adattarsi alle dinamiche globali e alle nuove esigenze dei consumatori, queste aziende sono state considerate un’opzione più sicura per gli investitori alla ricerca di protezione dall’inflazione. Tuttavia, è importante notare che nel contesto di un rialzo dei tassi, si potrebbe prevedere una maggiore volatilità nei mercati azionari e la possibilità di un brusco calo degli indici in caso di recessione economica.
Possibili sfide e prospettive future
I dati degli ultimi sei mesi suggeriscono la possibilità di un rallentamento economico globale imminente. Sebbene non sia possibile fornire una previsione precisa, la combinazione di tassi in rialzo, elevata inflazione e segnali di difficoltà nell’immobiliare dei paesi emergenti e dei paesi sviluppati potrebbe indicare una maggiore incertezza e potenziali sfide per i mercati azionari a livello globale. Il crollo delle commodities dopo un’improvviso picco inflattivo potrebbe rappresentare aspettative di minori ordinativi per rallentamento economico atteso, la decorrelazione dell’oro è un pessimo segno che può indicare la tendenza di investitori istituzionali a cercare un rifugio ed una difesa del proprio merito creditizio.
Di fronte a una possibile recessione economica, è probabile che gli indici azionari subiscano una correzione significativa. La forza e la velocità di tale correzione dipenderanno da una serie di fattori, inclusi gli interventi delle autorità monetarie e le politiche economiche utilizzate per stimolare la crescita e affrontare la rigidità. In questo contesto, le grandi imprese multinazionali potrebbero essere esposte a una maggiore volatilità, poiché la recessione e le difficoltà di finanziamento si rifletteranno sull’economia reale.
Conclusioni
In conclusione, il rialzo dei tassi di interesse sta portando a un evidente cambiamento nelle dinamiche dei mercati azionari globali. Mentre le grandi imprese multinazionali continuano a crescere una solida, le imprese di piccole dimensioni potrebbero affrontare sfide nell’ottenere finanziamenti e competere. Inoltre, l’immobiliare dei paesi emergenti sta affrontando una fase di flessione che potrebbe contribuire a un’incertezza generale e ad una frenata delle economie più giovani ma anche dai tassi di crescita più elevati.
Nel contesto di un’eventuale recessione economica globale, gli indici azionari potrebbero subire un calo significativo. È fondamentale che le autorità monetarie adottino politiche appropriate per bilanciare l’inflazione e stimolare la crescita economica. Gli investitori devono essere consapevoli dei rischi associati a un contesto di tassi in rialzo e prendere decisioni informate in base alle proprie strategie di investimento a lungo termine.