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La Gestione Separata: investire in Polizze Assicurative?

Last Updated on 27/07/2024 by bowman

Ricevere il ‘suggerimento’ di investire tramite uno strumento assicurativo è una delle ‘Consulenze’ che più spesso noi o i nostri cari riceveremo da chi si occupa di ‘Gestione del Risparmio’.

Perché ai CONSULENTI piace tanto lo strumento assicurativo?

Sicuramente un servizio assicurativo consente un’ampissima gamma di personalizzazione ed una variabilità estremamente complessa della prestazione che si riceve. Oggi i contratti di assicurazione più che semplici investimenti rappresentano dei veri e propri “Wrapper” o “contenitori” di pacchetti di servizi ed investimenti, il che ne rende la natura estremamente complessa. Bisogna fare MOLTA ATTENZIONE nell’apporre la propria firma e soprattutto nel pagare il premio, di uno strumento di natura assicurativa.

A tal fine ho sentito il bisogno di condividere una chiacchierata, mi auguro non eccessivamente tediosa (l’argomento non è dei più ‘arzilli’), sul tema. La cosa che mi interessa è chiarire innanzitutto la differenza tra strumenti di risparmio/investimento come le Gestioni Separate, che contengono delle caratteristiche di sicurezza e delle proprietà connaturate all’investimento assicurativo, che quindi altri investimenti non possono avere e che di conseguenza danno una certa ragione al ricercare questo tipo di contratti, da altre ‘Polizze’.

Mi auguro, dato le dimensioni e le masse che il business delle assicurazioni d’investimento sta raggiungendo, che tale materiale sia utile a qualcuno.
P.C. 30/12/2021

2 commenti su “La Gestione Separata: investire in Polizze Assicurative?”

  1. Ciao Bowman,

    Grazie per aver condiviso questo video. È un tema che trovo più complesso rispetto alle altre forme di investimento.

    Una domanda: a parte la garanzia del capitale e il tema della successione, per quali tipologia di investitore / bisogno trovi adatta una polizza ramo I con gestione separata?

    Grazie.
    Andrea G

  2. Personalmente la trovo adatta per la gestione della quota di "liquidità" del portafoglio. Ipotizziamo che hai un portafoglio studiato per avere: 30% MSCI World, 30% Global Aggregate Bond, 20% cash (intendendo come cash un investimento a capitale che cresce ma non varia con i mercati). Ogni 6 mesi devi ribilanciare: il MSCI World è diventato 35%, il Global Aggregate è rimasto 30% del totale ed il Cash è sceso a 15%. Che fai? Rimborsi una quota di azionario ed il frutto fai versamento successivo sulla polizza. Poi arriva il crollo dei mercati stile 2008… il MSCI World è diventato il 15%, il Global Aggregate il 40% e il Cash il 25% che fai? Togli 10 al global aggregate, 5 fai riscatto parziale della polizza e con la liquidità così ottenuta compri nel ribasso nuovo MSCI World. Considerando che il capitale "fisso" in gestione separata non è soggetto ai mercati, ha un rendimento sempre positivo (basso, ma positivo), consolida e se succede qualcosa è anche impignorabile/insequestrabile, non vedo sbagliato l'uso di questi strumenti per le disponibilità di 'riserva' del patrimonio. Mi dirai: "eh, sì, ma non difende dall'inflazione!". Non difende dall'inflazione oggi probabilmente (cioè da ottobre 2021 a fine gennaio 2021), ma lo ha fatto almeno per gli ultimi 25 anni.

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