Last Updated on 26/07/2024 by bowman
Ieri il discorso di Draghi ha fatto precipitare di nuovo il rendimento dei titoli governativi in area euro. E’ sconcertante osservare un titolo di Stato tedesco che ha rendimento negativo anche a dieci anni.
L’investitore europeo oggi può chiedersi: in cosa devo investire?
Ho provato a fare una sperimentazione diversa dalle simulazioni da me precedentemente postate su questo blog. Ho scelto per il nome un coraggioso condottiero del mondo classico: Pericle.
Pericle è un portafoglio che va a selezionare asset non solo Value, ma proprio Opportunity disponibili per il risparmiatore sul mercato ad oggi.
La mia diversificazione per asset class a questo punto è 80% azionario ed alta volatilità e 20% obbligazionario corporate.
Lo schema di investimento è il seguente:
20% Corporate Bond
20% Azionario Europa
20% Azionario Emergente
10% Azionario Pacifico
10% Azionario Mondiale (tematico)
5% Immobiliare
15% Commodities
Le materie prime, o commodities spuntano ancora oggi prezzi interessanti, l’energetico non ha avuto una grande ripresa. Gli ipotetici 15000 euro investiti su questi asset li vado quindi a diversificare tra metalli industriali (argento, piombo, rame), prodotti agricoli (caffé, soia, cotone, bestiame) e petrolio (WTI).
Per l’immobiliare scelgo un asset del Regno Unito in Sterline, cogliendo l’opportunità di una fase difficile per il settore.
L’azionario mondiale lo vado a scegliere secondo un approccio tematico, una parte nelle aziende energetiche (al momento sotto valutate), una parte nel fondo Vanguard che seleziona secondo il fattore ‘Value’.
Nel pacifico scelgo le due economie più sottovalutate: Giappone e Corea.
Nei paesi emergenti scelgo i settori che in questo 2019 non sono ancora spiccati: Messico, Sud Africa, Cina, abbinandogli un ETF che seleziona aziende a minore volatilità (dove il recupero dallo scorso anno al momento è anche moderato).
In Europa (diciamo ‘europa allargata’) mi concentro sul Selected Dividend (svalutato rispetto ad altri asset europei), sulla Turchia (tartassata dall’attuale crisi) e sul Regno Unito che attraversa anch’esso una difficile congiuntura.
Infine per i corporate bond sono andato a cercare le pochissime cose sotto la pari: un obbligazionario Societé Generale con un dividendo interessante, ma in dollari e che sconta il rischio di una Call (alto rischio!), ed un’obbligazione di Goldman Sachs a tasso misto, che sicuramente andrà a ribassarsi nel corso della vita del titolo, ma che tra 10 anni garantisce il capitale.
L’orizzonte temporale dell’investimento è a 4 anni. Estensibile massimo a 10 (durata del bond Goldman Sachs).
La strategia è ‘opportunity’ con revisione stagionale: ogni 3 mesi. Ogni 3 mesi il portafoglio potrà quindi riconfigurare il suo investimento (ed anche la sua asset class) per adattarsi alle mutate condizioni del mercato e scegliere titoli con maggiori opportunità. Mi riservo di non osservare un seguimento pedissequo a questa tempistica: laddove il mercato presentasse delle congiunture estreme, aprendo l’opportunità, potrò intervenire anticipando o posticipabdo la mia revisione di portafoglio.
Il mixare ETP ed ETN con i classici ETF e con dei bond serve per poter sfruttare le minus di eventuali ETF da cui potrei voler uscire per compensare con titoli di questi comparti eventualmente in gain, anche per questo i bond diversificano tra dollaro e euro.
PERICLE:
P.C. 19 giugno 2019