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Secondo rendiconto trimestrale di PERICLE: un portafoglio bilanciato dinamico, con gestione attiva flessibile ed opportunistica

Last Updated on 26/07/2024 by bowman

A fine estate ho effettuato il primo rendiconto e ribilanciamento trimestrale del portafoglio più ‘attivo’, flessibile ed opportunistico tra le mie simulazioni: PERICLE, un bilanciato aggressivo che coniuga un 80% del capitale investito in azioni, derivati, commodities ed asset ad elevata volatilità con un 20% circa di obbligazionari comunque rischiosi perché esposti a mercati emergenti e valute.


L’utilità di Pericle nel mio sito è simulare una gestione attiva (oltremodo estrema e libera tra l’altro) e paragonarla nell’evolversi dei mercati con altri strumenti a gestione più o meno passiva e soprattutto con asset allocation meno flessibile.


Pericle si adatta a tutte le opportunità di mercato come un gestore (in questo caso io) sa coglierle, cercando soprattutto asset prospetticamente sotto-valutati.
A settembre, ad esempio, ho approfittato del panico-paese e la svalutazione relativa per investire qualcosa sull’azionario Argentino, non rappresentato da alcun ETF a me facilmente accessibile ma riprodotto con un piccolo basket di azioni rappresentative.
Ovviamente questo approccio, per quanto utilizzato su strumenti low cost (ETF, azioni, ETC), complica il profilo dei costi vivi con le spese di transazioni (che forfettariamente io considero di 5 euro) e l’inefficienza fiscale di alcuni strumenti.


Vediamo, intanto, il controvalore del nostro PERICLE al 19.12.2019:

Dal 20 settembre ad oggi sono stati incassati 386,42 euro di dividendi netti (euro selected dividend, uk dividend plus, uk property, china large cap, usd high yield, step up di societé generale), che aggiunti a quelli rimasti dall’ultimo bilanciamento ammontano a 547,98 euro di liquidità.


Il controvalore 19.12.2019 di PERICLE è di 108299,85 euro, con una crescita trimestrale del +6,462%, pari a +25,85% su base annua.


Dalla creazione, 6 mesi fa, PERICLE è cresciuto di 8212,85 euro pari ad un +8,21%.


Il mio lavoro di ‘piccolo gestore’ su questa strategia di portafoglio è ovviamente fare una valutazione per adattarlo alla situazione attuale del mercato e cercare delle opportunità.


La mia analisi è che sui forti rialzi di questo semestre alcuni asset a distribuzione sono in gain e leggermente efficienti rispetto ad asset ad accumulo, in particolare Uk Dividend e Stoxx Euro Selected Dividend 30. Il iShares Emerging Markets Local Bond in questa fase incrementa un pò troppo il rischio valuta e ci sono asset come come il MIB Banks ETP ed il ETC su Caffé che hanno avuto rialzi molto superiori a quanto atteso in un periodo così breve (6 mesi).


Ho deciso quindi di disinvestire (inclusi i costi di transazione):


3575,85 iShares Emerging Markets Local Bond
2518 ETC Coffé
5810,8 iShares UK Dividend Plus
8300,2 iShares Stoxx Euro Selected Dividend 30
2949 Boost FTSE Mib Banks ETP


Su questi titoli, tutti in forte gain e senza rimborso simultaneo di asset in perdita, vado a pagare 679,7 euro di tasse (capital gain). Ottengo quindi 22474,15 di liquidità da reinvestire, oltre ai 547,98 già a disposizione.




Gli investimenti che ho deciso di fare sono i seguenti:

1) 750 quote di ETF IE00BYYR0489 iShares MSCI Saudi Arabia Capped negoziato su XETRA a 4,02 euro.


Il motivo di questo investimento, che essenzialmente va a sostituire l’esposizione alle valute emergenti, ma obbligazionari del Emerging Markets Local Bond, è dovuta alla grande opportunità data da una parte dal recente collocamento di questo ETF e dall’altra dal collocamento sulla borsa saudita di Saudi Aramco, la gigantesca compagnia saudita di idrocarburi. Saudi Aramco è la large cap delle large cap, diversifica l’orizzonte emergente perché l’arabia saudita non possiamo correlarla direttamente né con emergenti né con economie sviluppate e rappresenta un’alternativa agli asset azionari occidentali dominati da large cap gigantesche come i colossi tecnologici, completamente diversi come business da Saudi Aramco. Nell’ETF in oggetto è probabile che questo titolo rimarrà comunque diversificato, rappresentando circa il 35% del patrimonio.



2) 175 quote di ETC JE00B1VS3333 Wisdomtree Physical Silver negoziato a 14,28.
Ero uscito di recente dall’argento, e rientro dopo un improvviso ribasso. Il motivo è il mantenere almeno un’esposizione ad un metallo prezioso che, storicamente, ha decorrelato dall’eventualità di picchi negativi di mercato.


3) 45 quote Vanguard FTSE All Country World High Dividend Yield negoziato a 42,18.
Il motivo è sostituire il iShares Stoxx Selected Dividend 30 acquisendo un’enorme diversificazione sui mercati (da 30 a 1600 titoli) in una strategia a dividend-yield. Il prodotto è di qualità, ma entriamo in un picco di rialzo (che controbilancia un pò l’argento…). L’obiettivo è proseguire con dei versamenti successivi (stile PAC) per incrementare progressivamente le future quote e mediare il corso futuro del titolo.


4) 75 quote di IE00BKX55Q28 Vanguard FTSE 250 Dis. negoziato su Xetra a 40,28.
Per questo azionario britannico a distribuzione vale un pò il discorso del Selected Dividend: anche qui rispetto  al Dividend Plus non cambiamo mercato di riferimento, ma andiamo ad incrementare la diversificazione (arrivando a 250 titoli).

5) Incremento di 25 quote del LU1523099700, Lyxor Bund Daily Inverse preso a 43,52.

Qui il motivo è sempre di ribilanciamento all’eventuale variazione della politica dei tassi UE, dato che il Bund ha ormai tassi decisamente negativi.


6) 11 quote del IE00B4PY7Y77 iShares USD High Yield Bond a distribuzione preso a 92,97.
Qui contribuiamo ad incrementare l’esposizione ad un obbligazionario senz’altro dinamico ma dotato di una curva dei tassi che può incorporare ancora una redditività.
Per questo azionario britannico a distribuzione vale un pò il discorso del Selected Dividend: anche qui rispetto al UK Dividend Plus non cambiamo mercato di riferimento, ma andiamo ad incrementare la diversificazione (arrivando a 250 titoli) 


7) In ultimo stabilizzo il corso del portafoglio con un investimento in liquidità ad ‘alto rischio rendimento’, come mi permetto di definirla io (ma è una mia definizione personale) aprendo un 
conto Illimity Bank a 6 mesi di 10000 euro, al tasso dello 0,6% lordo. Scadenza: 19.6.2019:


Si tratta di un conto svincolabile, perché questa liquidità è parcheggiata lì per cogliere eventuali improvvise e sensibili opportunità date dal mercato!

La situazione di PERICLE al 19.12.2019 diventa la seguente:


Ora che tra conti deposito e quant’altro abbiamo un minimo ‘consolidato’ l’asset allocation, sempre estremamente dinamica (altrimenti un +6,46% trimestrale non era immaginabile!) diventa:


9,5% Liquidità

13,85% Obbligazionario


Ed il resto diviso tra Azionario Emergente (ben il 26,45% di cui 7,3% in Argentina!), Commodities, Azionario UK, Immobiliare, Azionario Mondiale, Azionario del Giappone e Oriente, Azionario Mediorientale.



Rimane quindi un bilanciato estremamente volatile ma con bilanciamento 23/77.



Valuteremo il progresso dell’investimento nuovamente tra 3 mesi, il 20 marzo 2020.


P.C. 19/12/2019

1 commento su “Secondo rendiconto trimestrale di PERICLE: un portafoglio bilanciato dinamico, con gestione attiva flessibile ed opportunistica”

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