Last Updated on 26/07/2024 by bowman
Alla fine di un difficile primo semestre 2020 (difficile per tutto il mondo, direi), sono andato a riepilogare l’andamento, per come lo conosciamo dall’ultima revisione periodica, dei vari portafogli simulati.
Spesso, la rappresentazione grafica, l’immagine, manda un messaggio potente, che però è troppo sintetico e di conseguenza fuorviante, delle caratteristiche di un investimento. Per quello tutti noi dobbiamo fare attenzione a quando un addetto ai lavori, sia esso economista, consulente o peggio venditore, ci pone di fronte semplicemente lo schemino ed il grafico.
Faccio un veloce percorso delle varie simulazioni, alla voce Asset Allocation indico solo l’approssimativo rapporto Azionario (o equiparabile) con Obbligazionario (o equiparabile).
Ovviamente molti portafogli non hanno ancora affrontato il primo rendiconto periodico.
Notiamo subito che il ‘timing’ del portafoglio è un elemento determinante, Cyrano che ha sfruttato la crisi di marzo per il suo investimento presentava un mese fa quasi un 5% di performance positiva notevolissima in un bilanciato, anche se dinamico, in 2 mesi.
Alcuni hanno una performance alimentata dall’aver assunto esposizione ad un asset specifico, particolarmente fortunato o sfortunato. La strategia su valute di portafogli distribuzione/accumulo come Amore&Psiche è stata particolarmente sfortunata a cavallo della crisi che ha penalizzato molto le valute più deboli (e redditizie), al contempo la ‘spada’ tecnologica del Nasdaq che pesa sulla testa di Damocle ha assicurato una bella performance ad un investimento con un 20% di capitale azionario ed addirittura una quota del capitale chiusa in una gestione separata assicurativa. Portafogli prudenti come Paride, c’è da aggiungere, hanno beneficiato di un anno come il 2019 insolitamente benevolo verso un obbligazionario/governativo che non possiede di suo rendimento stellari.
Portafogli totalmente azionari come Atlante ed Eracle presentano delle performance molto difformi, ma anche lì l’effetto è del timing applicato alla volatilità dell’azionario. Atlante ha avuto un pessimo timing investendo sui massimi del 2019 e dopo un rendiconto a 15 giorni dai minimi di marzo 2020. Eracle ha azzerato qualsiasi perdita grazie a 6 mesi in più di spazio per la crescita dell’investimento e sette settimane in più per il recupero, in entrambi, comunque, l’aver utilizzato strumenti abbastanza efficienti (salvo che fiscalmente!) come ETF sono convinto che sia un valore aggiunto.
Due simulazioni più ‘estreme’ e dalla strategia a mio avviso sconsigliabile come strategia d’investimento come Pericle (flessibile opportunistico) e Boezio (flessibile multistrategia tematica) in ogni caso, grazie all’uso comunque di strumenti abbastanza ‘puliti’ ed almeno un pò diversificati non hanno fatto danni.
E’ forse un pò ingiusta, rispetto alla relativa qualità e semplicità del portafoglio, la performance di Annibale, comunque penalizzato dal ricorso ad obbligazionari emergenti ed high yield e ad azionario europeo con una logica di distribuzione. Ovviamente questo tipo di rendicontazione assumerà più senso quando i portafogli avranno qualche altro anno di anzianità.
P.C. 27/06/2020
Buongiorno sig. Bow
vorrei correggerle la data di revisione di Eracle a 5/6/2020 e non 2019 come riportato.
Saluti
Vero! Grazie!